Archivi categoria: Dolci

Crema Cotta allo Zafferano

Ottimo dessert con sentori freschi adatto a tutte le occasioni. Ricetta personalizzata a partire da una ricetta tradizionale magrebina.

Ingredienti per 10 – 12 porzioni
800 ml. di latte
1 stecca di vaniglia
1 cucchiaino di zenzero
1 cucchiaino di zafferano
2- 3 chiodi di garofano
scorza di un limone non trattato
30 ml. di acqua di rose
140 + 40 + 80 gr. di zucchero semolato
12 gr di gelatina (6 fogli)
4 uova e 2 tuorli

per caramello
80 gr. di zucchero
4 cucchiai di acqua
succo di 1/2 limone

Portare all’ebollizione il latte, con 140 gr. di zucchero, la vaniglia e gli altri ingredienti, mescolando bene affinché i componenti si sciolgano bene. Togliere dal fuoco e lasciare raffreddare. Aspettare almeno 2 o 3 ore prima di riportare il latte all’ebollizione.
Mettere i fogli di gelatina in una scodella con l’acqua fredda.
In un pentolino far sciogliere 80 gr. di zucchero fino a che non si colora unire tre o quattro cucchiai di acqua bollente e il succo di limone. Mettere un cucchiaio di caramello ogni stampino e far raffreddare.

In una ciotola mescolare le uova con 40 gr. di zucchero con una frusta. Appena il latte raggiunge il bollore spegnere il fuoco e mescolare per un paio di minuti. Unire alle uova attraverso un filtro sempre mescolando. Sgocciolare i fogli di gelatina e unirli alla crema mescolando continuamente per qualche minuto.

Versare nei contenitori.
Cuocere in forno a 160° a bagnomaria per circa 40 min.

Far raffreddare e mettere in frigorifero almeno 6 ore prima di servire.
Al momento di servire capovolgere la crema nel piatto.
Se la crema non si stacca dal contenitore, mettere prima il contenitore in una bacinella con dell’acqua calda per un minuto.

Cheese Cake

Nella torta in foto le mandorle sono messe sul ripieno e non sul fondo come indicato nella ricetta.

Ingredienti per 2 torte da 24 cm

  • 500gr formaggio (stracchino ed ricotta)
  • 200ml latte
  • 4 uova
  • 150 gr zucchero
  • 250 ml panna
  • 1/2 Limone (scorza)
  • 100 gr. di mandorle pelate e affettate

Preparazione

Tostare le mandorle e distribuirle sul fondo delle teglie

Base di frolla

Mescolare in una bacinella lo zucchero con la farina, un pizzico di sale e pizzico di bicarbonato. Aggiungere, al centro, le uova, il burro fatto a pezzettini. Grattugiare sopra la scorza del limone. Mescolare dapprima con una forchetta e poi con le dita in modo da non surriscaldare troppo l’impasto. Deve essere morbido e deve attaccarsi appena alle mani. Eventualmente aggiungere farina. Fare una “palla” con l’impasto, e mettere a riposare in frigorifero almeno trenta minuti.

Spianare la frolla e stenderla nella teglia. Lo spessore deve essere meno di 1 cm.

Cuocere in forno preriscaldato a 180 ° per 15 min

Fare una crema con i tuorli e lo zucchero e il latte caldo con lo stracchino.Vedi ricetta crema. Mescolare la crema con la ricotta, i chiari montati a neve e la panna montata e riempire la teglia.

Infornare 20-25 min 130-150° min

Decorare con miele o cioccolato

Abbinamento

vino da dessert o

da formaggio

Difficoltà

MEDIA

Spunti & trucchi

Le varianti sono infinite come i formaggi da poter utilizzare. Più o meno dolci. E di conseguenza gli abbinamenti dei vini.

Confettura di Arance Amare

Prima rev. 05/02/2011 rev. 08/05/2014

Come per tutte le confetture la regola è sempre la stessa. I migliori risultati si ottengono con frutti sani e che non abbiano toccato il frigorifero.

Con queste quantità si ottengono circa 2 Kg di confettura

  • 1 Kg. di Arance pronte
  • 1,3 Kg. di zucchero
  • 400 ml di acqua

Preparazione

Mettere a bollire le arance per una decina di minuti poi metterle in acqua fredda e tenerle per due giorni cambiando l’acqua mattina e sera.

Tagliare le arance prima a metà e poi a strisce sottili. Se le arance fossero troppo mature e la buccia si stacca facilmente allora affettare separatamente la buccia e gli spicchi.
A questo punto si può fare in due modi o togliere i semi e metterli a parte in una garza o lasciarli e in seguito si potranno togliere in cottura con la schiumarola.

È importante che i semi ci siano perchè danno più aroma alla confettura. Come è importante che ci sia la fibra bianca degli spicchi (Albedo) perché ricco di antiossidanti, vitamina C e di pectina.
Pesare e mettere al fuoco lo zucchero con l’acqua necessaria. Portare all’ebollizione quindi aggiungere le arance e cuocere a fuoco basso mescolando spesso ed eventualmente schiumando almeno due ore e o fino alla consistenza desiderata.
Invasare a caldo in vasi precedentemente sterilizzati. Riporre al buio e al fresco.

Con una comune stampante si possono fare anche le etichette.

img_1026_arance

Abbinamento

Difficoltà

BASSA

Spunti & trucchi

Prima di chiudere i vasi inumidire i tappi ermetici con un goccio di rum o altro liquore. Oltre a sterilizzare ulteriormente il tappo ciò dona un gradevole aroma alla confettura.

Confettura di Fichi

I fichi colti dalla pianta a giusta maturazione a temperatura ambiente si deteriorano in breve tempo. Pertanto i migliori risultati si ottengono con frutti di sicura provenienza e di giornata. Se i frutti sono sani e sodi (come in foto) si consiglia la Confettura altrimenti la Marmellata.
Vedi Confetture e MarmellateIngredienti:
1,5 Kg di Fichi puliti e sbucciati
0,750 Kg. di zucchero
1/2 bacca di vaniglia
250 ml di acqua
mezzo limoneCon queste quantità si ottengono circa 1,2 – 1,5 Kg di confetturaRev. 02 Settembre 2007Mondare bene i fichi, togliere il picciolo e se hanno la buccia dura o ammaccata sbucciarli.
In una pentola preparare uno sciroppo con 0,750 Kg. di zucchero più 250 ml di acqua e mezza stecca di vaniglia, incisa nel senso della lunghezza, per ogni chilo e mezzo di polpa di fichi.
Appena lo sciroppo raggiunge i 30-33 gradi di densità aggiungere i fichi due o tre alla volta facendo attenzione a non far scendere la temperatura. Cuocere ancora per un ora e mezzo circa, mescolando con un mestolo di legno e togliendo i semi che affiorano con una schiumarola fino ad ottenere la consistenza desiderata.(vedi La cottura dello zucchero) 
Aggiungere il succo di mezzo limone per ogni chilo di frutta. Togliere la vaniglia, invasare la confettura, chiudere ermeticamente e riporre al fresco.Spunti & trucchi
Prima di chiudere i vasi inumidire i tappi ermetici con un goccio di ruhm o grappa. Oltre a sterilizzare ulteriormente il tappo ciò dona un gradevole aroma alla confettura.
Oltre alla vaniglia si può aggiungere anche un pezzetto di cannella

Torta di Riso

Le ricette di torte di riso sono svariate. Ogni regione ha le sue. A Livorno (ma anche in altre città) al bar e nelle pasticcerie insieme alle brioches e ai frati si trovano i “Risini”. Una volta era un’ottima merenda per i bambini. Questa ricetta utilizza lo stesso procedimento dei risini per fare una torta, ovvero, si stende prima uno strato di pasta frolla e poi si riempie con il riso. Alcuni aggiungono anche la crema pasticcera.

Ingredienti per una torta da 22-24 cm

  • Per il ripieno
  • 100 gr di riso (preferibilmente Arborio *)
  • 400 ml di latte intero
  • 100 gr di zucchero
  • 1 bacca di vaniglia
  • un uovo
  • un cucchiaio di Strega
  • Per la frolla
  • 100 gr di farina 00
  • 75 gr di zucchero
  • 50 gr di burro
  • 1 o 2 tuorli d’uovo
  • la scorza di 1/2 limone

Preparazione

Quando bolle il latte buttare il riso, lo zucchero, la vaniglia e un pizzico di sale far sobbollire per 15 minuti girando spesso. Far raffreddare. Meglio se si prepara la sera prima.

Preparare la frolla

Mescolare in una bacinella lo zucchero con la farina, un pizzico di sale e pizzico di bicarbonato. Aggiungere, al centro, le uova, il burro fatto a pezzettini. Grattugiare sopra la scorza del limone. Mescolare dapprima con una forchetta e poi con le dita in modo da non surriscaldare troppo l’impasto. Deve essere morbido e deve attaccarsi appena alle mani. Eventualmente aggiungere farina. Fare una “palla” con l’impasto, e mettere a riposare in frigorifero almeno trenta minuti.

Spianare la sfoglia e foderare la teglia, unta con un pezzetto di burro, oppure gli stampini se si vogliono fare i risini.

Preparare il ripieno
aggiungere al riso (che avrà assorbito tutto il liquido) l’uovo e il liquore, mescolare e versare nella tortiera o negli stampini.

Cuocere in forno caldo a 180° per 30-40 minuti

Abbinamento

Difficoltà

BASSA

Spunti & trucchi

*riso Arborio perchè ha un chicco grosso con abbondante liberazione di amido e buona assunzione di aromi e sapori.

A chi piace. Aggiungere uva sultanina fatta rinvenire nel liquore

Schiacciata di Pasqua (Ricetta Biagi)

Ricetta tratta dal libretto originale di Arturo Biagi dell’omonima pasticceria del secolo scorso e riconvertita nelle quantità per un uso “casalingo”.
Ogni anno nei giorni precenti la Pasqua in pasticceria si teneva una riunione tra i pasticceri e in base alle quantità di schiacciate ordinate e si redigeva la ricetta. Poi tutto il precesso delle varie levitazioni e reimpasti veniva seguito direttamente da Arturo. Non c’era un orario preciso, si lavorava di notte e giorno a qualsiasi ora perchè quando l’impasto era al punto ottimale doveva essere reimpastato.

Le foto si riferiscono alle schiacciate della Pasqua 2007

Ingredienti per 3-4 schiacciate

070331_-005_400per questo impasto sono stati usati 50 gr. si semi di anice
 070331_-007r768
  • 10 gr. di lievito di birra
  • 200 + 150 + 150 + 500 + 700 gr di farina (metà 00 e metà Manitoba)
  • 135 + 130 + 130 ml. di acqua
  • 125 + 125 gr. di burro
  • 3 + 3 intere + 6 tuorli d’uova
  • 260 + 300 gr. zucchero
  • 30 – 60 gr. di semi di Anice (anaci)
  • 40 ml. di aroma di fiori d’arancio
  • 60 ml di acqua di rose
  • 7,5 cl di vino santo + 2,5 cl. di marsala
    (complessivamente circa mezzo bicchiere)
  • 7 gr. di sale (un cucchiaino)

Preparazione

Le difficoltà nella preparazione di questo dolce sono legate ai lunghi tempi di lievitazione; è necessario inoltre fare attenzione alle caratteristiche dell’ambiente utilizzato che deve essere il più possibile a temperatura e umidità costanti e senza correnti d’aria.

La preparazione si può dividere in cinque fasi (tre di “lievito bianco” e due di “lievito giallo”) ognuna a distanza di diverse ore dalla successiva. In condizioni ottimali si può preparare la Schiacciata di Pasqua in 2 giorni. Ad esempio partendo il Venerdì mattina si hanno le schiacciate al Sabato pomeriggio.

La prima fase (mattino ore 8.00), quella più semplice (può anche essere evitata acquistando circa 350 gr. di impasto per pane già pronto).
Sciogliere 10 gr. lievito in 135 ml. di acqua tiepida e un cucchiino di zucchero. Dopo una decina di minuti unire il lievito a 200 gr. di farina per formare una pagnottella, abbastanza morbida. Prendere l’impasto e metterlo in una bacinella contenente tutto il resto della farina. L’impasto deve essere ricoperto dalla farina (non mescolare). La bacinella deve essere coperta da un canovaccio e posta in luogo riparato, caldo e umido.
Unire il vin santo al marsala, e in una parte di esso (versata in un bicchiere) lasciare i semi di Anice, appena schiacciati, in infusione.

Seconda fase (ore 13.00): diluire l’impasto in 130 ml. di acqua e reimpastarlo con 150 gr. di farina per formare una pagnottella, abbastanza morbida. Rimettere dentro la bacinella e ricoprire con la farina.

Terza fase (ore 17.00): diluire l’impasto in 130 ml. di acqua e reimpastarlo con 150 gr. di farina per formare una pagnottella, abbastanza morbida. Rimettere dentro la bacinella e ricoprire con la farina.

Quarta fase I° lievito giallo (ore 20.00) dopo che l’impasto sarà tornato a lievitare (il volume deve essere triplicato) rimettere di nuovo sulla spianatoia e incorporare 3 uova, 125 ml. di burro, 250 gr. di zucchero, 1 fialetta di aroma di fiori d’arancio (40 ml.), 500 gr. di farina. Rimettere a lievitare nella bacinella coperta con un panno umido. Questa è la fase più delicata perché se durante la notte scende troppo la temperatura l’impasto non riesce a lievitare.

Quinta fase (mattina presto 6.00): sciogliere 125 gr. di burro e unirlo, fredoo, alle restanti 3 uova + 4 tuorli, un cucchiaino di sale, 300 gr. di zucchero, il vino, i semi di anice, la fialetta di acqua di rose, impastando con circa 700 gr. di farina. Se dovessero risultare un impasto troppo molle aggiungere altra farina ma non dovrebbe essere necessario con le dosi suggerite.

Formare due o tre pagnotte; ognuna di esse deve poi essere depositata sopra un foglio di carta forno unto con il burro, in altrettante teglie da forno. Coprire e rimettere a lievitare per almeno altre 4 o 5 ore. Usare delle teglie alte in modo da non far attaccare la pagnotta lievitata al canovaccio che la copre. Le pagnotte devono almeno raddoppiare di volume.

Preparare un bicchiere con 2 tuorli d’uovo sbattuti e un altro bichiere riempito per un terzo con acqua e essenza di fiori d’arancio. Prima di mettere in forno spennellare la superficie delle schiacciate con un pennello immerso prima nell’acqua di fiori d’arancia e poi nel tuorlo.
Specialmente se si fanno due soli pani, la schiacciata è di grosse dimensioni, quindi per non far rimanere molle l’interno e bruciato l’esterno, cuocere in forno a temperatura moderata (150° – 170° ) per circa 40 minuti.

In forno il volume delle schiacciate aumenterà di poco. Fare dunque molta attenzione al momento dell’ultima lievitazione.

Abbinamento

Vino Santo

Passito di Pantelleria

Difficoltà

ALTA

Spunti & trucchi

Durante i rimpasti l’impasto precedente deve essere diluito con gli ingredienti liquidi (acqua, uova sbattute, olio…) e successivamente aggiunti i solidi (zucchero, farina).

Cenci

Cenci. Così vengono chiamati a Livorno ed in altre parti della Toscana questi dolci tipici delle feste di Carnevale. Cenci (ovvero “stracci”) perchè messi nel vassoio sembrano ritagli di stoffa.
Questi dolci, in forme diverse e con leggere varianti per quanto riguarda gli ingredienti, vengono chiamati in modi diversi a seconda della regione: Chiacchere o Donzelle in Toscana, Crostoli o Grostoli in friuli, Bugie in Piemonte, Frappe nel Lazio, Sfrappole o Intrigoni in Emilia, Galani nel Veneto, Orilettas in Sardegna.

Esistono infinite varianti nel dosaggio degli ingredienti. La più diffusa, codificata dall’Artusi, prevede 240 gr. di farina, 20 gr. di zucchero, 20 gr di burro, 2 uova, 1 cucchiaio di acquavite un pizzico di sale. Si trovano ricette con più zucchero e uova, ma recentemente si tende a preparare cenci più leggeri e croccanti.

Ingredienti per un vassoio

  • 250 gr. di farina 00
  • 60 gr. di zucchero
  • 20 gr di burro
  • 1 uovo + 1 tuorlo
  • 2 cucchiai di Vino Santo
  • scorza di arancia o limone gratugiata
  • un pizzico di sale
  • un pizzico di carbonato d’ammonio
  • 1/2 litro di olio di semi di Arachide
  • zucchero a velo
  • 10 gr di semi di anice

Preparazione

Mescolare la farina con lo zucchero, il sale, il lievito, la scorza grattugiata, formando poi una fontana.
Al centro rompere le uova, e utilizzando una forchetta mescolare con il liquore ed il burro. Creare un impasto omogeneo e di forma sferica.

Mettere a riposare per un’ora. Se risulta troppo umido aggiungere altra farina.
Stendere la pasta con il matterello, in modo che risulti una sfoglia sottile (un paio di millimetri). Con una rotella zigrinata tagliare delle strisce larghe due dita e lunghe un palmo.

Friggere in abbondante olio; appena dorati mettere in un vassoio con carta gialla o carta assorbente da cucina.
Lasciare raffreddare, spolverare con lo zucchero a velo quando i cenci sono ancora tiepidi, e servire.

Abbinamento

Vino Santo

Difficoltà

BASSA

Spunti & trucchi

Per tradizione di famiglia, come liquore utilizzo lo Strega più aromatico.

Aggiungere, all’impasto, semi di anice lavati e tenuti in ammollo nel liquore per qualche ora.

Torta Nonno (Daniele)

fotografia provvisoria di una prima versione di prova

La Torta del Nonno classica è una versione al cioccolato della torta della Nonna, a base di pastafrolla, crema pasticcera, pinoli.
Questa proposta è una variante della ricetta tradizionale, ideata dall’autore nel momento in cui è diventato lui stesso UN NONNO!

Ingredienti per una torta da 28 cm

  • Per la crema
  • 600 ml di latte
  • 180 gr. di zucchero
  • 5 tuorli d’uovo
  • 30 gr. di farina
  • 20 gr. di cacao in polvere
  • 100 gr. di cioccolato fondente
  • 100 gr. di uvetta sultanina o zibibbo
  • 1/2 bicchiere di rhum
  • Per la frolla:
  • 250 gr. farina
  • 150 gr. zucchero
  • 1 uovo + 1 tuorlo
  • 125 gr. di burro
  • 250 gr. di marmellata di arance
  • 20 gr. di pinoli

Preparazione

Almeno un paio d’ore prima di iniziare mettere a rinvenire l’uvetta in un bicchiere con il rhum.

La crema

Preparazione come la ricetta della crema pasticcera:
Mettere a bollire il latte con la vaniglia. In un pentolino, mescolare con una frusta le uova, lo zucchero, la farina e il cacao in polvere. Appena il latte raggiunge la bollitura togliere dal fuoco e lasciare raffreddare un minuto.
Continuando a girare versare, poco alla volta, il latte nel pentolino, utilizzando un colino per trattenere la schiuma, la panna e i resti della vaniglia.
Sempre continuando a girare, lentamente, mettere il pentolino sul fuoco basso per qualche minuto; è importante NON portare all’ebollizione per evitare di far impazzire la crema.
Togliere dal fuoco, versare in una terrina, aggiungere il cioccolato in pezzi e l’uvetta sgocciolata dal rhum; lasciare raffreddare mescolando di tanto in tanto, affinché non si formi una crosta in superficie.

Per la frolla

Mescolare in una bacinella lo zucchero, la farina, un pizzico di sale e un pizzico di bicarbonato. Al centro, aggiungere le uova e il burro fatto a pezzettini. Grattugiare sopra la scorza del limone. Mescolare dapprima con una forchetta e poi con le dita, in modo da non surriscaldare troppo l’impasto, che deve risultare morbido e attaccarsi appena alle mani. Eventualmente aggiungere farina. Fare una “palla” con l’impasto, e mettere a riposare in frigorifero almeno trenta minuti.
Separare metà dell’impasto: sarà utilizzata poi per la parte superiore.

Stendere la frolla su di un foglio di carta da forno, formando un disco; il diametro deve essere di poco più grande di quello della teglia. Dovrebbe avere lo spessore di circa mezzo cm. Imburrare la teglia e deporvi, capovolgendola, la frolla appena stesa; togliere la carta.
Stendere sul fondo la marmellata, tranne due cucchiai che serviranno successivamente. Se è troppo soda diluirla con un cucchiaio di rhum.
Versare la crema lasciandola più spessa al centro della teglia.

Con la frolla separata in precedenza, con il procedimento descritto prima, preparare un disco di misura tale da ricoprire il tutto. Sigillare bene i bordi facendo pressione con una forchetta.
Spennellare la superficie con la marmellata diluita in due cucchiai di rhum e spargere i pinoli.

Mettere in forno a 180° per 30-35 minuti. La parte superiore e i pinoli dovranno risultare di un bel colore nocciola.
Lasciare raffreddare e spolverare con cacao preferibilmente amaro.

Abbinamento

Barolo Chinato
Porto
Ruhm

Difficoltà

MEDIA

Spunti & trucchi

La torta forse è più buona il giorno successivo alla preparazione.

Se si utilizza una teglia bassa all’esterno mettere la crema fredda di frigorifero ed infornare subito.

Riotta Briaa (Ricotta Ubriaca)

Un dolce semplicissimo e tradizionale della cucina povera Livornese che nasce utilizzando ingredienti economici: la ricotta, ad esempio, era un tempo lo scarto delle lavorazioni casearie. In questo caso, viene arricchita con ingredienti tipici delle festività natalizie quali le nocciole e il liquore.

ingredienti per 4 porzioni

500 gr. di ricotta fresca
80 gr. di zucchero
150 gr. di noccioline tostate
1 bicchierino di cognac

Mettere la ricotta in una terrina capiente; aggiungere lo zucchero e mischiarlo bene con un cucchiaio. Aggiungere le noccioline sgusciate, pelate e tritate grossolanamente.
Successivamente versare il liquore, amalgamare il tutto e mettere in frigorifero almeno 30 minuti prima di servire.

Frittelle di Farina Dolce

Ingredienti per circa 20 frittelle

  • 250 gr. farina di castagne
  • 250 gr. di acqua
  • Olio di oliva extravergine
  • 50 gr. di uva sultanina
    (a piacere)
  • 30 gr. zucchero a velo (a piacere)

Preparazione

In una terrina stemperare la farina con l’acqua e un pizzico di sale e un cucchiaio di olio.
Lasciare a riposare almeno un ora. Nel frattempo, se si utilizza, far rinvenire l’uva mettendola in un bicchiere con l’acqua.
L’impasto deve essere di una densità tale per cui mettendo l’uva non affondi completamente. Come variante si possono aggiungere anche pinoli, noci ecc.

Friggere in due dita d’olio versando l’impasto con un grosso cucchiaio o un ramaiolo.

Appena prende colore il bordo girare e finire di cuocere l’altro lato. Sgocciolare su una carta assorbente o meglio carta gialla e spolverare con lo zucchero a piacimento.

Abbinamento

Vino Novello

Difficoltà

BASSA

Spunti & trucchi

Servire con ricotta fresca.